Auto ad idrogeno: a che punto siamo

auto ad idrogeno

Le auto ad idrogeno sono vetture ad emissioni zero, che quindi si integrerebbero perfettamente nel quadro della mobilità sostenibile a cui aspira l’Unione Europea.
Tale iniziativa, come è noto, prevede il progressivo abbandono dei motori endotermici entro il 2035.

Eppure i problemi legati alla diffusione delle auto ad idrogeno non sono pochi.

Approfondiamo

Come funzionano le auto ad idrogeno

Con auto a idrogeno si indicano le vetture fuel cell, vale a dire che dispongono di una cella a combustibile, alimentata ad idrogeno, per produrre energia elettrica.
Questa energia, a sua volta mette in funzione un normale motore elettrico.

Pertanto, tali vetture non necessitano la ricarica elettrica dalle batterie: l’energia per il funzionamento del propulsore viene autoprodotta all’interno della fuel cell, sfruttando il processo chimico dell’elettrolisi inversa.

La reazione avviene tra l’idrogeno, stoccato in un serbatoio all’interno del veicolo- e l’ossigeno, prelevato direttamente dall’aria all’esterno.  

L’unica sostanza di scarto che viene rilasciata dal processo è l’acqua, espulsa dall’impianto di scarico sotto forma di vapore acqueo! Questa tecnologia, dunque, non produce alcun tipo di emissione inquinante.

Inoltre le auto ad idrogeno, proprio come quelle elettriche, possono recuperare energia dalle frenate e dalle decelerazioni, ottimizzando l’efficienza di tutto il processo.

Una volta terminato l’idrogeno a bordo, è necessario fare rifornimento presso le stazioni attrezzate per il riempimento del serbatoio.

Quali sono i modelli di auto ad idrogeno disponibili

Oggi sono appena tre le case automobilistiche che propongono auto fuel cell (FCEV). 

La Hyundai Nexo è un SUV a idrogeno che costa circa 70 mila euro, con un’autonomia di 666 Km.

La Toyota Mirai, per molto tempo simbolo di questa tecnologia, è una berlina ad idrogeno con prezzo a partire da circa 56 mila euro. 

La Honda Clarity, un modello più volte aggiornato con un costo da 60 mila euro e un’autonomia di 480 chilometri.

I numeri di vendita di queste auto sono molto bassi: c’è pochissima richiesta, nonostante le auto ad idrogeno siano le uniche davvero ad emissioni zero.

Le problematiche legate alle auto ad idrogeno

Il motivo che spesso viene citato come principale causa del fallimento è la mancanza di stazioni di rifornimento

Emblematico è il caso italiano, con due sole stazioni, una a Mestre ed una a Bolzano, ma anche negli altri Paesi europei la situazione è simile.

Al momento è allo studio un aumento del numero delle stazioni fino a 36 su tutto il territorio italiano entro il 2026 grazie ai fondi del PNRR, ma, per adesso, è ancora tutto sulla carta.

Le stazioni di rifornimento di idrogeno costano milioni di euro, e non è facile convertire i normali distributori di carburante. Senza considerare che tale rete distributiva necessiterebbe poi di produzione e trasporto del gas, altre due condizioni fortemente limitanti.

Inoltre, la produzione di idrogeno è oggi ben lontana dall’essere sostenibile: infatti per ottenerlo bisogna consumare ingenti quantità di energia, vanificando i benefici ambientali, oppure estrarlo dai combustibili fossili.

A ciò va aggiunto il fatto che le auto ad idrogeno sono ancora troppo costose, e che l’efficienza è inferiore a quella delle macchine elettriche, con un rendimento nettamente superiore da parte di queste ultime. 

Qual è la situazione attuale 

Al momento, quindi, le auto ad idrogeno rappresentano una piccolissima percentuale del parco auto mondiale, nonostante esista un interesse da parte delle istituzioni e delle aziende. 

In molti indicano questa tecnologia come la vera protagonista della trasformazione energetica, per favorire il passaggio alla mobilità 100% green.

Tuttavia, le criticità legate a tutto il processo di produzione e gestione di tali vetture sono ancora troppo alte per farne una vera alternativa alle auto elettriche, che al momento rappresentano la scelta ecologica più accessibile.

Ovviamente l’idrogeno rimane un’opzione interessante per il lungo termine, considerando non solo le applicazioni nelle auto ma anche in altri mezzi come gli aerei, i camion e le navi.

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