Quali sono le auto più brutte di sempre? Ecco la nostra selezione semiseria

Le auto più brutte

Quali sono le auto più brutte di sempre? 

Premessa: l’aspetto estetico è chiaramente un’opinione soggettiva, per le automobili così come per molte altre cose. 

Inoltre, nella storia delle automobili, i modelli sono talmente tanti che sarebbe impossibile, a meno di lunghe ed approfondite ricerche, fare un confronto per decretare le più brutte di tutti i tempi.

Pertanto questa è solo una classifica semiseria che nasce da scelte soggettive, per scherzare su alcune auto che non sono esattamente esempi di sfolgorante bellezza. 

(Poi magari come prestazioni vanno benissimo eh! )

E quindi vediamone una piccolissima selezione di “auto brutte”.

Fiat Duna

Icona di bruttezza famosissima ed ormai  proverbiale, ha ricevuto molti attestati di “stima”: lo stesso Lapo Elkann l’ha definita “la Fiat più brutta di sempre”. 

Disegnata da Giorgetto Giugiaro (celebre designer,1 a cui si devono capolavori di stile come l’Alfa Romeo Giulia Sprint GT, la Maserati Ghibli e la Lotus Esprit, ma anche la Duna, appunto), è stata concepita per il Sudamerica, dove è stata prodotta dal 1985 al 2000.

Importata in Europa tra il 1987 e il 1991, fu proposta anche in versione station wagon-weekend fino al 1997. 

Lunga poco più di quattro metri, decisamente sgraziata, la Duna privilegiava la sostanza a scapito dell’estetica, tanto da essere definita la Uno con la coda. 

Nonostante questo, in Sudamerica ha ottenuto un grande successo commerciale. In Europa no.

Di una bruttezza senza compromessi, ha generato un fiume di battute del tipo “La Fiat Duna è l’antifurto di sé stessa”, ed è diventata persino protagonista di un famoso calendario ironico della rivista satirica Cuore nel 1993. 

Tutto ciò ha contribuito a farla entrare nel mito.

SsangYong Rodius

Si tratta di una monovolume stile crossover prodotta dal 2004 al 2019 dalla casa automobilistica sudcoreana SsangYong Motor Company. 

L’auto è stata disegnata da Ken Greenley, all’epoca direttore del corso di design automobilistico del Royal College of Art di Londra. Ed è anche una delle auto più disarmoniche e sgraziate degli anni recenti. 

A quanto pare, avrebbe dovuto somigliare ad uno yacht, suggerendone il lusso e l’aerodinamicità, ma il risultato è stato quello di vincere, nel 2005, il premio come “auto più brutta sulle strade”, nel Regno Unito, patria del suo designer.

La rivista Top Gear Magazine, con un certo snobismo, l’ha definita “una macchina presa a bottigliate in una rissa in un pub e riassemblata da un cieco“. 

La si riconosce per il controverso tre quarti posteriore, dalle linee totalmente incoerenti, che fa un po’ effetto carro funebre.

Fiat Multipla

Nata nel 1998 dalla matita del designer Roberto Giolito, in meno di 4 metri disponeva di sei comodissime poltroncine singole sue due file di tre, e di un bagagliaio da 430 litri. 

La Multipla era totalmente dedicata alla comodità e praticità, con la strumentazione rivolta verso il conducente ed una plancia che Giolito disegnò ispirandosi ad una scrivania con gli oggetti di uso quotidiano.

La versione del 1998 è stata protagonista di uno spot pubblicitario con Michael Schumacher, e nel 1999 un esemplare finì al MoMA di New York per la mostra “Different Roads”.

E però c’era quel terrificante scalino, una sorta di rotolino di pancia, tra parabrezza e cofano… 

Su di lei si espresse anche il premio Pulitzer e critico automobilistico Dan Neil, includendola nella lista delle più brutte auto di tutti i tempi (Worst cars of all time): “La Multipla ci ricorda che le auto non devono solo essere funzionali, ma anche belle o, perlomeno, evitare di assomigliare a questa”, scrisse nel 2007 sul Time Magazine.

E la Fiat, in risposta, lanciò il modello con una campagna pubblicitaria accompagnata dallo slogan “Sarete belli voi”.

E voi? Qual è la vostra “auto brutta” preferita?

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