Bonus colonnine elettriche 2023 per imprese e professionisti: di cosa si tratta?

Con l’obiettivo di spingere ed agevolare la mobilità elettrica, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica mette a disposizione dei fondi per la realizzazione di colonnine elettriche per la ricarica delle auto.

Tali fondi sono destinati ad aziende e professionisti con partita Iva.

Vediamo come funziona.

I fondi 2023 per la realizzazione di colonnine elettriche

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede misure per lo sviluppo entro il 2026 di oltre 20.000 infrastrutture in aree urbane e superstrade, con un investimento di 700 milioni di euro. 

A rafforzamento del progetto, sono stati stanziati 87 milioni di euro per consentire alle imprese ed ai professionisti di contribuire alla realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica.

Questi soggetti, a partire dal 26 ottobre 2023, possono richiedere una sovvenzione economica per l’acquisto e l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. La scadenza delle domande è fissata al 30 novembre 2023.

Chi può richiedere il bonus per le colonnine elettriche

Riportiamo le caratteristiche che devono avere i soggetti richiedenti, secondo le direttive del Ministero.

Le agevolazioni sono rivolte a:

1) Imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:

  • Hanno sede sul territorio italiano;
  • Risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
  • Non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;
  • Sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • Non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • Non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
  • Non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;
  • Non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
  • Non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
  • Sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

2) Professionisti in possesso dei seguenti requisiti:

Presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura;

  • Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
  • Non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • Sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
  • Sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • Non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.

Importo e coperture del bonus colonnine

Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo, in conto capitale, concesso per un importo pari al 40% delle spese ammissibili, nel limite della dotazione disponibile.

Oltre alle spese per l’installazione delle colonnine e degli impianti elettrici, sono ammesse anche le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, le spese per la connessione alla rete elettrica e per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

Come richiedere il bonus

Tutte le istruzioni per richiedere il bonus colonnine elettriche sono contenute nel portale Invitalia, accedendo all’area riservata tramite SPID, CIE o CNS.

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