Revisione auto: aumento dei costi e nuove procedure 2024

Revisione auto

La revisione auto è una verifica periodica obbligatoria, ideata per certificare lo stato di efficienza e sicurezza dei veicoli circolanti in Italia.

La procedura, regolamentata dall’articolo 80 del Codice della Strada, può essere effettuata presso la Motorizzazione Civile, oppure, ad un costo superiore, presso le officine private autorizzate.

Le automobili, in particolare, devono effettuare la prima revisione quattro anni dopo l’immatricolazione e, successivamente, continuare ogni due anni. 

Il costo della revisione auto

Ma quanto costa la revisione auto?

Per quanto riguarda il servizio presso le officine private autorizzate, nel 2021 si è passati da 66,88 euro a 79 euro, mentre presso la Motorizzazione il costo è di 45 euro.

In questi giorni, ad inizio 2024, il Parlamento sta discutendo un possibile ulteriore aumento di 8,6 euro, che porterebbe il costo totale da 79 euro a 87,6 euro.

Il rincaro, inserito nell’ambito delle nuove normative sulla circolazione stradale, sarebbe dovuto all’inflazione crescente, che ha colpito anche gli interessi dei professionisti del settore delle revisioni, (i quali non possono ovviamente aumentare in autonomia tale costo).

Ci sono naturalmente numerose voci critiche in proposito, che evidenziano come l’onere finanziario ricada unicamente sugli automobilisti. 

Ricordiamo che la mancata revisione accertata dalle forze dell’ordine, può essere sanzionata con una multa compresa tra i 169 ed i 680 euro, nonché con il divieto di circolazione del veicolo fino al passaggio della revisione con esito positivo.

Le novità tecniche nel processo di revisione

Le novità introdotte nel novembre del 2023 includono verifiche tecniche effettuate con nuovi software, di cui dovranno dotarsi tutti i centri per le revisioni a partire dal 1° febbraio 2024.

Dal 24 febbraio, invece, i centri dovranno introdurre obbligatoriamente il test dello ScanTool OBD.

Si tratta di un procedimento che coinvolge l’uso di strumenti diagnostici avanzati per identificare eventuali anomalie o malfunzionamenti nel sistema OBD del veicolo, responsabile del monitoraggio e della gestione di vari componenti come il motore, il sistema di scarico e altri meccanismi critici.

L’obiettivo è  rilevare frodi legate alla manipolazione dei chilometri percorsi ed identificare eventuali problemi di efficienza segnalati dalla diagnostica di bordo.

Questo controllo tramite ScanTool si applica ai veicoli M1 (autovetture), M2 e N1 con massa inferiore a 3,5 tonnellate, ma solo se immatricolati dopo il primo settembre 2009

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