Per misurare le emissioni di CO2 delle vetture private, il Politecnico di Milano ha di recente proposto un nuovo sistema, basato sull’analisi dei big data messi a disposizione da UnipolTech.
Tale sistema prevede l’eliminazione delle classi Euro del motore come riferimento parametrico, a favore della misurazione delle emissioni effettive prodotte dal singolo veicolo attraverso un’inedita “green box”.
Emissioni CO2: l’e-private mobility index
Durante il forum “The Urban Mobility Council”, svoltosi a Milano nel luglio 2023, PoliMi ha presentato uno studio relativo all’e-private mobility index, l’indice di elettrificabilità del parco circolante italiano, vale a dire la percentuale di veicoli endotermici che potrebbero essere sostituiti da veicoli con motore elettrico.
I risultati della ricerca, ed il modello alternativo di misurazione delle emissioni CO2, sono stati riproposti nel corso della tavola rotonda “Sostenibilità sociale, economica e ambientale della transizione nella mobilità”, tenutasi a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, nel dicembre 2023.
La ricerca del PoliMi stima che, nell’immediato futuro, circa il 70% delle vetture a motore endotermico non sarà sostituito dalle auto elettriche.
Le motivazioni sono varie e già note da tempo: il costo delle auto elettriche, l’autonomia di percorrenza, l’oggettiva difficoltà di effettuare ricariche fuori dai grandi centri urbani etc.
Dalla black box alla green box
Il PoliMi ha quindi presentato una metodologia inedita di misurazione delle emissioni di CO2 delle auto private, non più basata sulle classi Euro, ma sulla rilevazione di quanto inquina ogni singolo veicolo attraverso i dati rilevati dalla sua scatola nera.
Si delinea, in tal modo, un passaggio dalla “black box” ad una futura “green box”, che consentirebbe di analizzare le reali emissioni di CO2 dei veicoli, sulla base (oltre che delle specifiche tecniche del motore) del tipo di strada percorsa, della velocità media, della percorrenza complessiva e dello stile di guida, superando il concetto di appartenenza alle categorie Euro.
Emissioni CO2 e modalità di utilizzo dei veicoli
Pertanto, per determinare le emissioni di CO2 di un veicolo, sono molto più significative le modalità d’uso rispetto alla classe Euro: grazie ai dati ricavati dalle scatole nere, lo studio del PoliMi ha infatti evidenziato che non tutte le auto Euro 4 sono da rottamare, e non tutte le Euro 6 sono “ecologiche”.
Mettendo a confronto le emissioni effettive (e non medie) dei veicoli Euro 4 ed Euro 6 esaminati, lo studio evidenzia che il 26% dei veicoli della classe Euro più bassa emette meno CO2 rispetto ad altrettanti veicoli della classe più alta.
La conclusione della ricerca è che, attraverso la green box e l’analisi dei dati, il futuro della transizione ecologica potrebbe prevedere il mantenimento di una percentuale di auto meno recenti, purché utilizzate attraverso uno stile di guida “green”, con caratteristiche prestabilite.