Gli incentivi 2023 per l’acquisto di auto ecologiche: la nostra guida

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Il tema degli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche è molto caldo in questo periodo in Italia. Per capire cosa stia succedendo, è utile delineare un quadro generale della situazione, partendo dal 2022.

Cosa sono gli incentivi auto, o ecobonus

Gli incentivi auto, o Ecobonus per auto e moto, sono contributi economici erogati dallo Stato, destinati all’acquisto di veicoli elettrici, ibridi, plug-in ed endotermici.

Il DPCM del 6 aprile 2022, ideato per normare i contributi statali per l’acquisto di veicoli non inquinanti, ha iniziato il nuovo corso degli incentivi auto, rispondendo alle sollecitazioni provenienti dai produttori, i rivenditori ed i consumatori, che chiedevano un provvedimento simile da anni.

Tali incentivi sono stati confermati da decreti successivi fino alla fine del 2022, e si inseriscono in un piano triennale operativo fino al 2024. 

Chiaramente, l’obiettivo globale a lungo termine è la totale riconversione ecologica del settore automotive italiano, in vista dello stop alla vendita delle auto termiche, previsto per il 2035 dall’Unione Europea.

La polemica per l’esclusione delle società di noleggio a lungo termine degli incentivi auto

Il DPCM del 6 aprile 2022 escludeva del tutto l’accesso agli incentivi auto per le società di noleggio. 

Per questo motivo, nel giugno del 2022 Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Al centro dell’esposto gli effetti, definiti discriminatori, generati dalla normativa, che escludeva dalla platea dei potenziali beneficiari le aziende e in particolare il noleggio veicoli.L’esposto ha sortito l’effetto desiderato, cosicché dal novembre dello scorso anno i benefici dell’ecobonus sono estesi anche al mondo dell’autonoleggio, consentendo sia a privati che ad aziende che scelgono di noleggiare una vettura ecologica, di usufruire indirettamente dell’agevolazione, pari al 50%.

I criteri di distribuzione dei fondi e la riapertura delle prenotazioni

Dallo scorso 10 gennaio si sono riaperte le prenotazioni per beneficiare degli incentivi auto 2023. 

Gli incentivi consentono di ottenere importanti sconti sull’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in, ICE (endotermiche a benzina, diesel, gpl e metano a basse emissioni), motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali, con o senza rottamazione. 

Gli importi dei contributi ecobonus sono stati suddivisi secondo una classificazione che prevede 3 fasce di emissioni:

PRIMA FASCIA 0-20 g/km (auto elettriche):

  • Validità gennaio – dicembre 2023, salvo esaurimento fondi;
  • Prezzo di listino massimo della vettura nuova 35.000€ + iva (42.700€);
  • Contributo di 5.000€ con usato da rottamare (fino a Euro 4) e 3.000€ senza usato da rottamare;

SECONDA FASCIA 21-60 g/km (auto ibride plug-in):

  • Validità gennaio – dicembre 2023, salvo esaurimento fondi;
  • Prezzo di listino massimo della vettura nuova 45.000€ + iva (54.900€);
  • Contributo di 4.000€ con usato da rottamare (fino a Euro 4) e 2.000€ senza usato da rottamare;

TERZA FASCIA 61-135 g/km (auto ibride ed auto ICE):

  • Validità gennaio – dicembre 2023, salvo esaurimento fondi;
  • Prezzo di listino massimo della vettura nuova 35.000€ + iva (42.700€);
  • Contributo di 2.000€ solamente con usato da rottamare (fino a Euro 4).

Tali contributi verranno corrisposti direttamente ai venditori prenotati, che, a loro volta, li potranno erogare sotto forma di “sconto” agli acquirenti dei veicoli, tramite una compensazione in relazione al prezzo di acquisto.

La “resistenza” alle vetture elettriche

In data 6 febbraio 2023 i fondi per la terza fascia 61-135 g/km (auto ibride ed auto ICE) sono già terminati, mentre le prenotazioni per il full electric segnano il passo.

Di fatto, pur avendo conosciuto una crescita costante negli ultimi anni, il mercato dell’elettrico nel nostro Paese è ancora in forte ritardo rispetto al resto d’Europa, a causa, principalmente, dei costi troppo elevati delle vetture, a cui vanno aggiunte le infrastrutture insufficienti (le stazioni di ricarica sono ancora troppo poche, sul territorio nazionale) ed i recenti rincari dell’energia elettrica.

Ne è nato un botta e risposta proprio in questi giorni, tra organi istituzionali e case produttrici.

il Governo, attraverso Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in Italia, sostiene che l’unico modo per rendere accessibili le auto elettriche a tutti sono ad oggi gli incentivi statali, ma questa non può diventare una soluzione strutturale, perché “Quando le auto elettriche erano 6.000 il primo anno, 60.000 il secondo anno, potevano starci degli incentivi statali, ma se entriamo in un’ottica di milioni o centinaia di migliaia di acquisti, probabilmente qualche effetto sul bilancio dello Stato gli incentivi ce l’avrebbero, e diventa molto difficile”.

Insomma, allo Stato costerebbe troppo, quindi spinge sulla necessità di abbassare i prezzi di listino dei veicoli elettrici.

Il CEO di Stellantis Carlos Tavares, dal canto suo, ribatte che “Senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe media. La sfida è quanto velocemente si riusciranno a ridurre i costi per venderle anche senza. Basta vedere quanto è successo in Germania: non appena sono stati sospesi gli incentivi, il mercato è crollato”.

Non acquistare, noleggia!

Insomma, la trasformazione ecologica del parco auto nazionale è un processo complesso da gestire, che coinvolge le Istituzioni così come i produttori, ed interessa i risparmi delle famiglie. Tutti, probabilmente, temono di non essere pronti per il 2035.

E tuttavia tale transizione è imprescindibile, e presenta dei costi materiali che devono essere affrontati.

È senz’altro vero che le famiglie ed i privati, in generale, preferiscono ancora puntare sui motori endotermici a basse emissioni e sulle vetture ibride, perché l’elettrico è ancora troppo costoso, ma è importante ricordare che esiste già una valida ed efficace alternativa all’acquisto di vetture effettivamente molto costose come quelle elettriche: il noleggio a lungo termine, che di fatto consente a tutti di scegliersi il modello preferito (ibrido, ICE o, appunto, full electric) accorpando le spese in un solo canone di locazione, con una soluzione economica omnicomprensiva che consente di controllare le spese, non avere brutte sorprese e guidare la macchina che si preferisce.

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